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Alfa Romeo Spider

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L'Alfa Romeo Spider è un vero e proprio oggetto di culto, infatti la spider italiana è ancora oggi ambitissima dagli appassionati di tutto il mondo.
Negli anni 70 la Spider non aveva rivali nella sua categoria, infatti coniugava una linea semplice e affascinante, disegnata da Pininfarina, a prestazioni di assoluto rilievo.
La versione che tratteremo è quella a coda tronca, la versione più diffusa, anche se il precedente modello con coda ad "osso di seppia" è ancor più appagante dal punto di vista estetico.
La Spider era disponibile in diverse cilindrate del famoso bialbero a 4 cil. in linea; infatti erano previste cubature di 1290 cc. con 94 cv. DIN., 1570 cc. con 104 cv. DIN., 1779 cc. con 118 cv. DIN. ed infine 1962 cc. con 128 cv. DIN.
Tutti i motori erano alimentati tramite 2 carburatori doppio corpo ed ognuno di essi esprimeva una potenza, in rapporto alla cilindrata, molto elevata, e permetteva di raggiungere velocità comprese tra 170 km/h della 1300 ed i 190 km/h della 2000, detta per l'appunto Spider Veloce.
La distribuzione era a doppio albero a camme in testa con 2 valvole per cilindro.
IL cambio era a 5 marce e la trazione ovviamente posteriore.
Lo sterzo era con scatola a vite e rullo ed era decisamente pesante in manovra, ma preciso e sensibile alle alte velocità.
Le sospensioni erano a ruote indipendenti con barra stabilizzatrice all'anteriore e ponte rigido al posteriore, garantivano un'ottima aderenza, ma si irrigidivano sullo sconnesso.
I freni erano a disco sulle quattro ruote, erano molto resistenti alla fatica, e permettevano di arrestare la vettura da 100 km/h in poco meno di 50 m.
IL comportamento stradale della Spider offriva delle emozioni incredibili; si inseriva in curva con precisione, e tramite l'acceleratore si correggeva il leggero sottosterzo in entrata per uscire in sovrasterzo, il tutto assecondati da uno sterzo sensibile e preciso, da un cambio precisissimo e rapido, ma soprattutto da un motore eccezionale.
Ovviamente il comfort non era dei migliori, il motore con il suo caratteristico rombo invadeva l'abitacolo, ma a quel rombo nessun avrebbe mai rinunciato, la capote in tela non metteva al riparo da qualche spiffero, ma la posizione di guida era corretta, il volante a calice, il cambio a leva lunga e la disposizione della pedaliera consentivano una guida abbastanza comoda.
In conclusione l'Alfa Romeo Spider era una vettura che affascinava intere generazioni di appassionati, ed ancora oggi basterebbe provarne una per far scattare il colpo di fulmine.



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Federico Belmessieri