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Autobianchi A112 Abarth
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L'A112 Abarth è stata una delle vetture più amata dagli italiani; era un'utilitaria economica dalle prestazioni sportive e dal look aggressivo.
Era perfetta per un uso cittadino e permetteva di viaggiare tranquillamente anche in autostrada, a patto di rinunciare ad un po' di comfort acustico e di scendere di tanto in tanto per una breve sosta, soprattutto se si viaggiava in quattro persone, situazione in cui tra l'altro era impossibile caricare più di uno o due bagagli di modeste dimensioni.
La prima versione dall'Autobianchi A112 Abarth era dotata di un propulsore 4 cilindri in linea ad aste e bilancieri di soli 982 cc. in grado di erogare una potenza di 58 cv. a 6600 giri/min., e di spingere la piccola sportiva italiana a 150 km/h.
IL motore era posizionato all'anteriore e disposto trasversalmente, la trazione era anteriore ed il cambio a 4 rapporti sincronizzati.
Le sospensioni seguivano lo schema McPherson con bracci oscillanti e barra stabilizzatrice all'anteriore, mentre al posteriore erano presenti triangoli con balestra trasversale che funzionava sia da barra stabilizzatrice che da elemento elastico.
L'impianto frenante non prevedeva il servofreno ed era composto da dischi davanti e tamburi dietro. Le dimensioni della vettura erano estremamente compatte, pensate infatti che era lunga solo 3.23 m. e larga 1.48 m. ed il peso era di soli 690 kg.
Esternamente si distingueva dalle altre versioni per la diversa calandra, per il cofano ed i passaruota di colore nero, i cerchi in acciaio di diverso disegno e la marmitta con terminale a doppia uscita. Internamente si distingueva per il volante sportivo a tre razze, per la strumentazione integrata da voltmetro, termometro dell'olio e manometro dell'olio e per i sedili sportivi con poggiatesta.
Nel 1975 debuttò una nuova versione dell'A112 Abarth; era dotata di un motore di 1050 cc. sempre con distribuzione ad aste e bilancieri, in grado di erogare ben 70 cv. a 6600 giri/min. ed una coppia di 8.7 kgm. a 4100 giri/min.
Tale incremento di potenza fu possibile, oltre che aumentando la cilindrata, anche adottando un carburatore doppio corpo invertito da 32 in luogo del mono corpo della precedente versione, un nuovo coperchio di aspirazione del filtro dell'aria, un nuovo impianto di scarico ed un radiatore aggiuntivo per l'olio. IL cambio era sempre a 4 marce, ma nel 1977 arrivò anche la quinta marcia.
Con queste modifiche l'A112 Abarth raggiungeva i 160 km/h, accelerava da 0-100 in 12 sec. e copriva la distanza di un chilometro in 34.1 sec.
Anche l'impianto frenante era stato modificato con l'adozione del servofreno.
IL comportamento stradale di questa piccola bomba era molto divertente, esaltato dalla discreta potenza e dal peso contenuto in soli 700 kg.
Sul misto era molto efficace, ma bisognava fare i conti con un evidente sottosterzo e con freni che se usati al limite tendevano a bloccare le ruote anteriori con troppa facilità.
Lo sterzo era molto preciso, mentre il cambio aveva una scarsa manovrabilità.
L'A112 Abarth è stata venduta ancora con discreto successo sino ai primi anni 80, mentre negli anni 70 è stata la regina indiscussa nella sua categoria; si può tranquillamente affermare che questa vettura ha segnato un decennio di storia dell'automobile ed ancora oggi tra gli appassionati del genere fa parlare di se.




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Federico Belmessieri